È stato pubblicato su Talanta - The International Journal of Pure and Applied Analytical Chemistry (Science Direct – Elsevier), l’articolo “Microplastics detection in some cosmetic samples by accelerated solvent extraction and Micro-FTIR”, che riporta I risultati della ricerca condotta da Innovhub SSI nell'ambito del progetto istituzionale inerente la problematica delle microplastiche e focalizzata in questo caso sul settore dei prodotti cosmetici e detergenti, particolarmente interessato dalla recente normativa Europea (reg. UE 2023/2055) che vieta l'utilizzo di microplastiche intenzionalmente aggiunte in questa (ed altre) tipologie di prodotti.
L’inquinamento causato dalle microplastiche è una tematica che sta acquisendo sempre più importanza a livello globale, per i potenziali effetti di questi microinquinanti sia sull’ambiente che sulla salute umana e della fauna terrestre ed acquatica. Per affrontare al meglio questa problematica, è fondamentale trovare metodi analitici standardizzati in grado di fornire dei risultati oggettivi.
Lo scopo di questo studio è quello di trovare un metodo analitico in grado di determinare la presenza di microparticelle sintetiche all'interno di prodotti cosmetici, in particolare creme idratanti per il corpo. Il metodo potrà poi essere facilmente scalato a prodotti cosmetici di simile composizione. Grazie all'accoppiamento di analisi gravimetrica ed analisi in microscopia infrarossa, si possono ottenere risultati attendibili con una corretta identificazione e caratterizzazione delle microplastiche.
Il metodo è stato testato dapprima su campioni singoli, appositamente addizionati di microsfere di polietilene in concentrazione nota (0.025% in peso). Questo primo stadio ha permesso di mettere a punto le condizioni del metodo (scelta dei solventi, temperatura di lavoro, cicli di estrazione, ecc) e di definirne i limiti di determinazione e le percentuali di recupero. Definita la procedura di analisi, il metodo è stato applicato su campioni in bulk, ed è stata valutata in questo caso anche la rappresentatività del campionamento.
Mediante l'utilizzo di microplastiche (frammenti) provenienti da tappi in polietilene/polipropilene triturati, è stata valutata la capacità del metodo di identificare anche l’eventuale presenza di microparticelle derivanti dal rilascio accidentale, ad esempio del packaging (frammenti irregolari).
Il livello di concentrazione esaminato (0.025% in peso) è vicino al limite di concentrazione indicato nella recente regolamentazione europea inerente le microplastiche intenzionalmente aggiunte. Tale limite è stato preso come riferimento per avere un benchmark per il calcolo dei parametri statistici del metodo. Nel caso di risultati gravimetrici positivi, relativamente ai campioni reali, si potrà scendere a concentrazioni inferiori incrementando la quantità di campione prelevata per l’analisi.
Di conseguenza, il metodo sviluppato consente di individuare l’eventuale presenza di microplastiche in prodotti cosmetici sia se intenzionalmente aggiunte sia se rilasciate dal packaging ed è applicabile per controlli riguardo la presenza di tali micro-inquinanti sia in materie prime che in prodotti commerciali.
L'articolo è disponibile interamente fino al 27/12/2024 su Talanta, Volume 283, February 2025, 127190 (riproduzione riservata). Dopo tale data l’articolo completo sarà visibile ai soli abbonati.
Autori
Alessia Aprea, Romina Cortella, Camilla Marcucci, Davide Mariani, Ester Trimigno
Innovhub - Stazioni Sperimentali per l'Industria S.r.l.