Effetto antiossidante e antinfiammatorio, di un estratto ottenuto dalla corteccia di cannella (Cinnamomum verum J. Presl), dopo digestione simulata in vitro

Pubblicato su Foods (MDPI) l’articolo di Innovhub SSI e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

La rivista Foods ha pubblicato l'articolo Antioxidant and Anti-Inflammatory Effect of Cinnamon (Cinnamomum verum J. Presl) Bark Extract after In Vitro Digestion Simulation.

La corteccia della cannella è molto utilizzata in ambito alimentare per le sue caratteristiche organolettiche ed aumentano sempre di più le prove a sostegno della sua efficacia nel produrre effetti positivi sulla salute umana.

Il mercato offre una gamma sempre più ampia di prodotti alimentari e integratori arricchiti con estratti di cannella che esplicano proprietà benefiche per la salute. Nello specifico, l'estratto della corteccia di Cinnamomum spp. è ricco di biomolecole antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali. Queste includono il ben noto acido cinnamico e alcuni composti fenolici, come le proantocianidine A e B e il kaempferolo. Si tratta di molecole sensibili ai parametri fisico-chimici (come pH e temperatura) e agli agenti biologici che si generano durante la digestione gastrica e quindi soggette a possibili alterazioni del loro livello di bioattività.

Lo studio alla base dell’articolo ha voluto chiarire l’effetto della digestione sul potenziale antiossidante e antinfiammatorio della cannella. Innovhub SSI ha collaborato con diversi dipartimenti dell’Università Milano-Bicocca: ZooPlantLab, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Si è preso in esame il profilo chimico dell'estratto puro e di quello sottoposto a digestione simulata, nonché l’effetto a livello cellulare in modelli in vitro, come Caco2 e barriera intestinale.

I risultati ottenuti attraverso l’impiego di uno spettrometro di massa ad alta risoluzione (Orbitrap 120000) hanno dimostrato che il processo digestivo riduce il contenuto totale di polifenoli, soprattutto tannini, mantenendo inalterati altri composti bioattivi come l'acido cinnamico. Dal punto di vista funzionale, l'estratto digerito conserva comunque un effetto antiossidante e antinfiammatorio a livello cellulare.

Dai risultati emersi in questo studio si prossono trarre le seguenti considerazioni: (i) non è importante sapere solo quali sono le molecole bioattive, ma l'analisi del fitocomplesso nel suo insieme è l'elemento di valore che deve essere considerato per poter attribuire una reale proprietà benefica a un estratto vegetale; (ii) i test cellulari mostrano che i composti bioattivi sono in grado di interagire con i processi cellulari prevenendo i fattori di stress che coinvolgono l'infiammazione e i meccanismi di ossidazione, ipotizzando un ruolo attivo della cannella nella prevenzione e/o mitigazione delle malattie non trasmissibili, come i tumori e un ampio spettro di malattie degenerative; (iii) è sempre più necessario l’impiego della spettrometria di massa ad alta risoluzione per la caratterizzazione untargeted degli estratti naturali.

Queste valutazioni sono estremamente interessanti per chi opera nel settore dei prodotti a base di cannella e dovrebbero favorire la produzione di alimenti freschi, non sottoposti a cottura e/o eccessivo stress chimico-fisico. Allo stesso tempo, sarebbe essenziale testare non solo l'estratto ma l'intero prodotto alimentare sottoponendolo a digestione chimica per l’analisi e lo studio della bioattività. Ciò consentirebbe di fondare le ipotesi su solide basi scientifiche e non solo su proprietà ipotetiche relative ai singoli composti bioattivi presenti in un determinato estratto.

Autori:

  • Stefania Pagliari, ZooPlantLab, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Matilde Forcella, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Elena Lonati, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Milano-Bicocca
  • Grazia Sacco, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Francesco Romaniello, Innovhub SSI
  • Pierangela Rovellini, Innovhub SSI
  • Paola Fusi, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Paola Palestini, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Milano-Bicocca
  • Luca Campone, ZooPlantLab, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Massimo Labra, ZooPlantLab, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca
  • Alessandra Bulbarelli, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Milano-Bicocca
  • Ilaria Bruni, ZooPlantLab, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca

Per maggiori informazioni contattare Pierangela Rovellini (pierangela.rovellini@mi.camcom.it).