Il progetto Cir.Co: l'economia circolare del caffè

La valorizzazione di uno scarto di lavorazione del caffè.

Si è recentemente concluso il progetto 𝗖𝗶𝗿.𝗖𝗢 - 𝗖𝗶𝗿𝗰𝘂𝗹𝗮𝗿 𝗖𝗼𝗳𝗳𝗲𝗲 incentrato sulla valorizzazione di uno scarto derivante dalla tostatura del caffè denominato silverskin. L'iniziativa è stata finanziata da Fondazione Cariplo e Innovhub SSI

Il caffè è il secondo prodotto più commercializzato al mondo, con un consumo globale di 9,8 milioni di tonnellate (2015). Il silverskin è uno scarto secco che può essere facilmente raccolto, dato che viene generato in tutto il mondo da singoli impianti industriali. Generalmente esso non viene riutilizzato, ma smaltito come rifiuto solido urbano o al limite impiegato per la produzione di energia.

Il progetto Cir.CO è stato invece lanciato con l’ambizione di valorizzare tutti i componenti del silverskin. Da questo sottoprodotto si possono infatti ricavare cellulosa, lignina, lipidi e alcuni composti fenolici che lo rendono interessante per applicazioni in vari campi, dalla cosmetica alla nutraceutica, fino alla produzione di carta con impatti ridotti sull’ambiente.

Tra i principali obiettivi del progetto la creazione di percorsi virtuosi di simbiosi industriale, di una rete di competenze, di nuovi bioprodotti, nonché l'organizzazione di percorsi di formazione di nuove figure professionali.

Presupposto importante del progetto è stato l’approccio “totally waste free”, per cui si è puntato al completo utilizzo del silverskin in ogni sua parte, con applicazioni che vanno al di là di quelle in campo alimentare, e quindi l'impostazione multidisciplinare dell'iniziativa, volta alla creazione di interazioni e interconnessioni tra settori molto diversi, come quello cosmetico e della carta, in linea con le richieste dell’Unione Europea e della società civile per lo sviluppo e la promozione di un’economia circolare, basata sul riutilizzo.

Partner del progetto

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